ℹ Un aspetto specifico del diritto alla cancellazione (articolo 17 GDPR) è rappresentato dal diritto all’oblio, cioè dal diritto per l’interessato di richiedere al motore di ricerca la “deindicizzazione” dei contenuti che lo riguardano associati a una determinata chiave di ricerca.
❓ Cosa significa deindicizzazione?
La deindicizzazione determina la cancellazione di uno specifico contenuto dall’elenco dei risultati di ricerca relativi all’interessato, quando la ricerca è, in via generale, effettuata a partire dal suo nome. Il contenuto viene di fatto “oscurato”, ma rimane disponibile se vengono utilizzati altri criteri di ricerca. Le richieste di deindicizzazione non comportano quindi la cancellazione completa dei dati personali, né dal sito web di origine né dall’indice e dalla cache del fornitore.
del motore di ricerca.
☝ Un esempio di deindicizzazione
Un interessato può richiedere la rimozione dall’indice di un motore di ricerca di dati personali provenienti da un articolo di giornale. In questo caso, il link ai dati personali può essere rimosso dall’indice del motore di ricerca, ma l’articolo in questione resterà comunque sotto il controllo della testata giornalistica e può rimanere pubblicamente disponibile e accessibile, sebbene non sia più visibile nei risultati di ricerca basati sulle interrogazioni che includono, in linea di principio, il nome dell’interessato.
📣 Non si tratta di un diritto assoluto e deve essere ponderato con altri diritti e interessi, come ad esempio l’interesse del grande pubblico ad avere accesso a determinate informazioni.
Ogni richiesta di cancellazione deve quindi essere valutata caso per caso, per trovare un equilibrio tra i diritti fondamentali della protezione dei dati personali e della vita privata dell’interessato e gli interessi legittimi di tutti gli utenti di Internet.