Protezione dati e PMI. “In un’economia guidata dai dati, le piccole e medie imprese utilizzano sempre più spesso i dati personali dei clienti come risorsa per la gestione e il progresso delle loro attività. Un uso rispettoso e corretto dei dati personali dei clienti migliora la reputazione dell’azienda e accresce la fiducia degli investitori”. Lo ha detto il Presidente del Garante privacy, Pasquale Stanzione, a Roma, nel suo discorso di saluto ai partecipanti alla conferenza internazionale di ARC 2, il progetto cofinanziato dall’Unione europea, che ha l'obiettivo di incrementare la conoscenza e la comprensione tra le PMI degli obblighi derivanti dal GDPR e dalla disciplina giuridica nazionale sulla protezione dei dati in Italia e in Croazia.
“Una micro, piccola o media azienda che tratta correttamente i dati dei clienti, dei fornitori e dei propri dipendenti sarà percepita come un’azienda affidabile – ha aggiunto Stanzione - la fiducia dei clienti crescerà e diventerà un vantaggio competitivo”.
Il Presidente del Garante privacy è intervenuto dopo Fabrizio Spada e Elena Grech, rispettivamente Responsabile delle Relazioni Istituzionali della Rappresentanza in Italia del Parlamento europeo e Vicedirettrice della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, padroni di casa presso “Esperienza Europa – David Sassoli”, lo spazio informativo sito in piazza Venezia che ha ospitato la conferenza.
Protagoniste della giornata sono state dunque le piccole e medie imprese, “la spina dorsale dell’economia europea, ma anche il maggior titolare del trattamento dell’Unione”, ha evidenziato Zdravko Vukić, Direttore dell’Agenzia per la protezione dei dati personali della Croazia (Azop), che proprio quest’anno festeggia i 20 anni di attività.
Venti anni in cui l’Authority croata ha guardato al Garante come modello di autorità di protezione dati, ha affermato la Dirigente del Settore UE, cooperazione internazionale e affari giuridici di Azop e Coordinatrice del Progetto ARC 2, Anamarija Mladinić, che si è poi soffermata su Olivia, il tool realizzato nell’ambito del progetto, con cui le Pmi possono misurare la propria conformità al Regolamento europeo GDPR. Si è trattato di una sfida stimolante, ha detto ancora Mladinić, visto che era necessario realizzare un modello comune a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro grandezza e dal settore di appartenenza.
Il progetto ARC II vedrà, inoltre, la realizzazione di un manuale dedicato alla protezione dati per le Pmi, ha spiegato Erik Longo, Professore Associato di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Firenze. Al panel hanno partecipato anche Paul Quinn, Professore di diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza e Criminologia della Vrije Universiteit Brussel (VUB) e Nikolina Stanicic, Membro esterno del Comitato ARC 2.
Nel corso della conferenza dedicata a protezione dati e PMI, per il Garante Privacy sono intervenuti Francesco Modafferi, Direttore del Dipartimento Realtà economiche e produttive, che ha descritto i canali di dialoghi con le piccole e medie imprese aperti dall’autorità italiana e Antonio Caselli, Direttore del Servizio studi e documentazione, nonché DPO del Garante, che ha ricordato gli strumenti a disposizione delle imprese, dai codici di condotta alle clausole contrattuali, auspicando un approccio alla protezione dati sinergico e originale.
La parola è poi passata ai rappresentanti delle imprese: Dario Costantini, Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Mino Dinoi, Presidente della Confederazione AEPI: associazione europee di professionisti e imprese, Domenico Massimino, Vicepresidente di Confartigianato Imprese Nazionale, Antonio Matonti, Direttore dell’Area Affari Legislativi e Regionali, Diritto d’Impresa di Confindustria, Roberto Tobia, Segretario Nazionale di Federfarma, e Carlo Massoletti, Componente della Giunta Confederale incaricato per il coordinamento delle politiche europee di Confcommercio Nazionale. Sono inoltre intervenuti Gianluigi Ciacci, Professore titolare dell’insegnamento di Macchine intelligenti e diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’università "LUISS-Guido Carli" di Roma e Francesco Tufarelli, Direttore Generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, già Segretario Generale del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL)
La conclusione dei lavori è stata affidata a Luciano Versace, Direttore del Servizio per le Relazioni con il pubblico e Responsabile del progetto ARC II del Garante, e ad Anamarija Mladinić.